PROGRAMMA E ARTISTI
PROGRAMMA / artisti
I cortili dove si svolge ogni proposta saranno segnalati nella mappa che si ritira all’ingresso del festival. ……….……….……….……….……….……….……….……….……….……….……….……….……….……….…………..“PAROLE CORTE” / Performance partecipata
SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
Corte Cortile Cortigiano Cortese Cortesia Corteggiare Corteggio Cortina di ferro Corteccia Corteggiamento Corteo Corticale Cortocircuito Fare la corte Venire alla corte Le bugie hanno le gambe corte Per farla corta Prendo la via più corta Te ne sei accorto?Parole Corte è un lavoro di natura relazionale, ci sono delle parole che servono al corteggiamento che descrivono uno stato d’animo o un sentimento. Nella corte si affaccia varia umanità, ognuno con la sua storia da raccontare. Le parole diventano corte, brevi e immediate; battano sulla macchina per scrivere che come un’eco dà voce ai pensieri del cortile. Il ferro della cortina delimitava un territorio ostile, non valicabile in Parole Corte il confine viene annullato attraverso l’abitare uno spazio comune in cui si affacciano visioni condivise.
Elena Bellantoni
ENRICO MALATESTA
“FORESTATAMBURO”
sezione I – Installazione sonora
SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
sezione II – Workshop di ascolto ed osservazione
DOMENICA 20 SETTEMBRE
L’intento è quello di configurare, in base alle caratteristiche e alle “possibilità” offerte dal cortile, dei dispositivi di ascolto ed attivazione dello spazio (strumentale, soggettivo e architettonico) che intuitivamente consentono un potenziamento percettivo del suono in quanto evento relazionale.
Enrico Malatesta
Enrico Malatesta, (*1985, Cesena Italia), percussionista attivo nel campo della musica contemporanea; ha studiato percussioni classiche presso il conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena e la sua personale ricerca è volta ad estendere le possibilità soniche e multimateriche degli strumenti a percussione tramite tecniche gestuali semplici, in grado di realizzare complessi spessori poliritmici ed informazioni multiple che intercorrono tra esecutore, spazio e strumento. Oltre ai personali progetti, è attivo anche come interprete di repertorio solista del ‘900 comprendente partiture grafiche e/o di notazione non tradizionale di compositori quali John Cage, Morton Feldman,Earle Brown con particolare riferimento ed omaggio al lavoro di Max Neuhaus. Lavora regolarmente in duo con i percussionisti Christian Wolfarth e Seijiro Murayama, con i musicisti/sound artist Giuseppe Ielasi, Renato Rinaldi, Luciano Maggiore, Riccardo Baruzzi,con il trio elettroacustico ~ Tilde (con Attila Faravelli e Nicola Ratti) ed è membro fondatore di “Glück”†ensemble di percussioni composto da Burkhard Beins,Enrico Malatesta,Michael Vorfeld,Christian Wolfarth e Ingar Zach. Vanta pubblicazioni con le etichette discografiche Presto!?Records, Second Sleep, Senufo Editions, Entr’Acte, Alku, Balloon and Neddle, Aural Tools; ha preso parte a programmi di residenza artistica per sviluppare progetti individuali e collaborazioni in strutture internazionali quali: Qo2 workspace for experminetal music and sound art’ Bruxelles (Belgio), Hotel Pupik artist in residence Schrattenberg (Austria), A.I.R. KREMS Krems an der Donau (Austria), F.D.V Fabbrica del Vapore/Careof Milano (Italia), La Chambre Blanche Ville de Quebéc (Canada) e ha tenuto concerti in Europa, Corea del Sud, Giappone e Nord America. Tra il 2007 e il 2013 ha lavorato come musicista di scena per Teatro Valdoca e Mariangela Gualtieri. Collabora regolarmente con Riccardo Baruzzi nei progetti installativo/performativi “Studio†Visit”†e “Mini†Strutture†Sparse”Æ Interessato alla didattica, ha sviluppato ‘Sull’Istmo’ laboratorio teorico/pratico sul dettaglio sonoro comprendente anche una sezione dedicata all’infanzia. Organizza eventi, concerti e seminari volti a migliorare la circuitazione della musica contemporanea e tradizionale.www.enricomalatesta.com.
“E IL TEMPO SI FERMò ALLE CINQUE” / teatro-narrazione
SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
ideazione Silvia Costa con Laura Dondoli Dopo che il Cappellaio Matto aveva cantato per la Regina di Cuori una canzone, con risultati così disastrosi che fu accusato di “ammazzare il tempo”, accadde che nel suo celebre giardino nel Paese delle Meraviglie, il Tempo, risentito, si fermò alle cinque.Pare che anche qui, nel cortile di via …. n°… il tempo si sia fermato e una perenne ora té sarà lì ad aspettare i capitati per caso, i passanti fortuiti o chiunque si volesse riposare un poco, sorgeggiando una buona e sempre fumante tazza di tè. Ma qui non ci sarà nessun discorso sconclusionato, nessuna canzone strampalata. A tenervi compagnia ci sarà solo una voce dolce che reciterà per voi qualche poesia, cercando di farlo passare questo Tempo.
Silvia Costa

MUTA IMAGO
“VIA PLAIOLA 29 ” / ascolto – radio dramma
SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
ideazione Riccardo Fazi e Claudia Soraceraccolta, montaggio e creazione del suono Riccardo Fazi
con la partecipazione di Francesco Fazi, Speranza Franchi e di buona parte dei rappresentanti di una piccola comunità
Un cammino acustico nello spazio e nel tempo di un racconto. L’attraversamento di una giornata, svolto nelle sue impressioni sonore, dal vivo e nel reale. Tutto inizia nella maniera più semplice: una persona si sveglia al mattino ed esce di casa.
Trasmissioni
1-4 maggio 2014 Bellaria Film Festival / 11-12/07/14 – ore 21 | Radio Days, Santarcangelo •14 / 19/11/12 – ore 22.50 | Radio3 / 26/08/12 – ore 17.10 | Radio3
Muta imago

SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
Un cortile nasconde milioni di centimetri di segreti. Guardare vuol dire anche ascoltare una storia antica. Passo dopo passo toccare immagini di una volta, parole che disegnano un salto e una capriola. Poche persone alla volta per celebrare un luogo quotidiano che forse è un atlante di isole sconosciute.
Leslie Silvani
Leslie Silvani, Il filo conduttore delle sue esperienze è l’infanzia. Laureata in Scienze filosofiche, ha sempre lavorato con i bambini: privatamente, nelle scuole e in strutture per l’infanzia. Si accosta al teatro seguendo, nel 2006/2007, un laboratorio di formazione teatrale con il regista, attore, sceneggiatore cesenate Franco Mescolini, recitando in seguito in alcuni suoi spettacoli. Nel 2009 segue il laboratorio di danza-teatro condotto da Raffaella Vuellerimin. Frequenta in seguito un seminario di maschera e mimo condotto da Michele Monetta per il Dams di Bologna. Dal 2009 al 2012 lavora, come attrice e performer, per lo spettacolo di strada Carretti Musicali, prodotto da Aidoru Associazione in collaborazione con Teatro Valdoca, realizzato anche per il teatro-ragazzi, che ha debuttato al teatro Bonci nel marzo 2010. Ha curato insieme a Roberta Magnani, di Aidoru Associazione, il progetto Fairy Tales Wall, azione artistica collettiva che ha lo scopo di raccogliere le fiabe di diverse culture e diffonderle con letture pubbliche. Dal 2012 collabora con Katrièm Associazione curando letture, percorsi animati e laboratori esperenziali – sensoriali dedicati all’infanzia. Ha seguito percorsi annuali di formazione rivolti al personale insegnante delle scuole materne gestite e coordinate dal gruppo Comete di Forlì, tra cui “Il gesto grafico che prepara alla scrittura” , un percorso sperimentale della dottoressa Alessandra Venturelli, fondatrice e presidente dell’Associazione Onlus «GraficaMente» che si occupa di prevenzione e di recupero della disgrafia. Ha frequentato un corso di formazione sulla Philosophy for Children condotto da Pierpaolo Casarin e organizzato dal CDA di Forlì. E’ educatrice presso una scuola dell’infanzia di Forlì, dove cerca di portare il proprio personale Sguardo. Lavora come educatrice e conduttrice di laboratori presso Borgo Indaco – Scuola estiva di + arti, progetto di Katrièm Associazione ed è parte del coordinamento didattico del [NON]MUSEO – Centro di arte e cultura contemporanea dall’infanzia.
SISSJ BASSANI
“UN FIORE INVISIBILE – Esercizi per corpo addomesticato nel tentativo di un gioco impossibile” / Performance di danza (diffusa per le vie)
un progetto speciale di Katrièm Associazione a cura di Valentina PagliaraniDOMENICA 20 SETTEMBRE
Un corpo che danza per le vie della città in cerca di un gioco. Un gioco che risponde alle regole dell’impossibile. Giocare con lo spazio pubblico. Giocare con l’incontro e la relazione fortuita con l’altro. Aprire a caso le pagine di un manuale scritto negli anni cinquanta da Yoko Ono. Trasferire nel proprio corpo pratiche, suggerimenti, suggestioni, possibilità, impossibilità per abitare quello spazio, in quel preciso momento. Giocare come un bambino per le strade della città, costruendo di volta in volta il proprio spazio per poi distruggerlo e ricominciare ogni volta da capo. (Foto: Angelika Leik / Verdecoprente 2015)
Sissj Bassani
Sissj Bassani, giovanissima danzatrice nata a Cesena nel 1997. All’ età di 3 anni comincia lo studio di danza presso la scuola di Longiano Laboratorio Danza & Teatro. Si avvicina al teatro di ricerca partecipanto a a workshop con Dewey Dell, Maria Donata D’Urso, Claudia Castellucci e Teatro Valdoca. Dal 2012 collabora con Katriem Associazione di Cesena diretta da Valentina Pagliarani come fotografa e danzatrice per diversi progetti artistici. Dal 2013 è danzatrice presso la compagnia Gruppo Nanou di Ravenna e dal 2015 collabora con il danzatore Salvo Lombardo al progetto Casual Bystanders.

“ZUPPA DI SASSI ED ALTRE STRANEZZE” / narrazione e laboratorio
SABATO 19 SETTEMBRE
in collaborazione con Gaia Zappi
Imburrare una fetta di pane, ascoltare la pioggia che cade, annusare pozioni stregate di erbe aromatiche, scavare piccole buche dentro la terra umida, seguire il viaggio lunghissimo di un insetto senza ali. Queste e più’ cose ricordo di un vecchio cortile, queste e più’ cose oggi ritrovo nei vostri .
CRISTINA BROLLI
“INDOVINARE LE OMBRE” / piccolo atelier fotografico
DOMENICA 20 SETTEMBRE
Nei cortili riposano ombre, figure nascoste agli occhi dei più’ ma che i bambini sanno scovare. Nei cortili abitano storie possibili, figure di polvere, sassi da colorare. Le andremo a stanare con i nostri occhi grandi. Le lenti, gli specchi ci aiuteranno. Saranno storie da fotografare, saranno riflessi da raccontare. (Chi vuole può portare con sè la propria macchina fotografica).
Cristina Brolli
Cristina Brolli, Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, lavora per molti anni nel laboratorio del padre, noto artigiano riminese. Dal 1991 si trasferisce a Roma, dove lavora come ceramista. Esegue lavori su commissione di Tonino Guerra ed espone in mostre collettive e personali fino al 1994. Nel 1994 si trasferisce a Bruxelles dove vive nove anni, e dove, grazie ai suoi tre figli e alle loro letture si appassiona alla letteratura per ragazzi, incantata dalla produzione delle case editrici francesi/ francofone. Dal 2003 al 2006 vive a Milano e poi a New York (fino al giugno 2014) dove riscopre la fotografia e ci si dedica (www.cristinabrolli.com) https://instagram.com/cristinabrolli/ http://cristinabrolli.tumblr.com/page/2, frequentando corsi specializzati e workshop presso (ICP-NYC) e altre istituzioni culturali. Dal 2012 al 2014 matura una bellissima esperienza di “atelierista” in una scuola materna francese, LPNY La Petite Ecole (New York). In questi ultimi anni ha partecipato ad attività formative presso “Bankstreet School of education” and “Beginnings preschool”. Esposta al bilinguismo da anni, e conoscendone i vantaggi e gli effetti, attraverso i suoi stessi figli, ora Cristina, tornata finalmente a casa, si adopera per unire arte e multilinguismo nella sua città natale. Frequenta corsi di Formazione per Lettori Volontari, segue percorsi formativi presso Ludea (Libera Universita’ per l’ Educazione Attiva). Cristina è iscritta e frequenta il Corso di Laurea “Educatore Sociale e Culturale” presso AlmaMater Università di Bologna.
GIORGIA VALMORRI
SISTEMA / installazione
SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
27 strutture di alluminio, scotch, argilla bianca, resina; 47 tavole di cera colorata incise, di dimensioni variabili, basi di legno di cm 30 di altezza, lampadine e materiale elettrico; dimensioni complessive d’ambiente
L’installazione comprende una composizione a terra costituita da tavole di cera di colori e misure differenti e retroilluminate, su di esse sono incise frasi che si riferiscono a miti e leggende associate ad alcune delle piante dell’orto di Spiazzi Verdi a Venezia, luogo nel quale è stata realizzata l’opera. Miti, leggende e racconti sono la prova del nostro antico legame con il mondo vegetale. Le parole di un immaginario vecchio di secoli sono incise nella cera e prendono voce grazie alla luce che le illumina da sotto. La cera profuma e invita al senso della comunità riferendo al lavoro delle api e al loro procedere come un’intelligenza plurale. L’artista riflette sul concetto di “sistema” osservando la struttura delle piante, ognuna contemporaneamente connessa e risultato di connessione. Nel mondo vegetale non esiste la nozione di “individuo” inteso come insieme inseparabile di parti. Le piante sono plurali anche nel loro sviluppo interno, non solo nelle loro connessioni di rete con le altre piante e con l’ambiente. Ciò che resta oltre la sostanza linfatica e le singole emergenze (gemme, fiori, foglie, frutti) è la forma della struttura che permette alla pianta di procedere nel suo sviluppo.
GIORGIA VALMORRI
“EPPURE SEI COSI’ PICCOLO MA INDIMENTICABILE” – primo movimento /
installazione- laboratorio
SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
All’interno del cortile verranno installati tutti i ricordi che sono stati donati, nella creazione di “Messo a Dimora”, progetto di installazioni e arte partecipata pensato e creato da Giorgia Valmorri all’interno nel NON MUSEO – Centro di arte e cultura contemporanea dall’infanzia. All’interno del progetto, partendo dalle persone che abitano nella corte interna di Via Aldini dove si trova lo spazio del Non Museo, è stato chiesto un piccolo oggetto che portasse con se una storia. L’oggetto poteva essere donato o anche solo prestato, si è andata così a costituire una stanza dei ricordi dove più di cento oggetti comunicavano tra di loro e con le loro storie. Il progetto uscirà dalle mura del NON MUSEO per interagire con tutta la città di Cesena, per fare questo il suo primo movimento sarà quello di installare tutti i ricordi all’interno di un giardino, dentro il quale le persone entrando potranno portare a loro volta un oggetto con la propria storia, facendolo interagire con gli oggetti già inseriti nella “collezione affettiva”, oppure scegliendone uno e giocando con le tante possibilità correlate alla sua storia. L’azione induce ad una nuova comunicazione tra gli oggetti andando a creare una nuova storia, che non parlerà più dell’oggetto singolo ma quanto della relazione nata dall’incontro tra più narrazioni. Dopo il primo movimento EPPURE SEI COSI’ MA INDIMENTICABILE, incomincerà il suo percorso all’interno della città con la creazione di uno spazio dedicato che si troverà all’interno del progetto ARCIPELAGO presentato da [NON]MUSEO durante l’inaugurazione del 26 e 27 settembre.
Giorgia Valmorri
Giorgia Valmorri, Nasce il 20 agosto del 1984. Si approccia all’arte fin da bambina iniziando gli studi artistici. Nel 2007 consegue il diploma quadriennale nel corso di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Dal 2013 collabora e partecipa a Workshop curati da Silvia Petronici “Sense of Community”, sull´arte installativa site-specific, continuando così con il suo percorso artistico, attraverso la creazione di mostre e installazioni site specific, nelle sue opere il filo condotture è la partecipazione e l’importanza del seme, come punto dalla quale parte il tutto.
VINCENZO VASI E VALERIA STURBA – OOOPOPOIOOO / performance sonora
SABATO 19 SETTEMBRE
Dopo due anni di intensa attività e più di settanta date in Italia, Europa e Americhe, esce finalmente il primo lavoro discografico del duo OoopopoiooO, progetto di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, musicisti tra i più interessanti nel panorama italiano odierno. Il loro lavoro vede come protagonista il theremin (strumento del quale sono entrambi virtuosi e massimi esponenti), e si pone a cavallo tra pop e sperimentazione sonora, incrociando spesso universi artistici “lontani”. Si intreccia, ad esempio, con quello di scrittori come Ermanno Cavazzoni e Stefano Benni, ma anche con quello di artisti visivi come Luigi Minguzzi, Cosimo Miorelli, Alberto Stevanato e Solenn Le Marchand; con il mondo dei film muti (vincono il festival Rimusicazioni) e con quello di giovani autori di talento (le filastrocche “Animali da concerto”). Anche per questo OoopopoiooO è un progetto trasversale, non inquadrabile in alcun genere; il loro bizzarro nome, con le O grandi ai lati, è comparso sui cartelloni dei festival più disparati: Young Jazz per Umbria Jazz, Electromagnetica Theremin Fest, Flussi, Dancity, Hai Paura del Buio?… Negli undici brani dell’album omonimo si compie un viaggio dedicato ai suoni e alle visioni, in cui è facile perdersi in atmosfere oniriche o lasciarsi cullare dal suono impalpabile dei theremin, ma anche farsi trasportare dal ritmo e dalla leggerezza delle canzoni. I due theremin, violino e basso, le due voci, l’elettronica, i giocattoli e le piccole percussioni di ogni tipo distribuiti su due set quasi speculari, l’ampio uso dei loop e di musica elettronica “suonata”, portano la massa sonora di questo insolito duo ai livelli di una piccola orchestra, capace di ospitare tutti i loro mondi paralleli in una sorta di multiverso fluttuante e cool. E come un sistema di pianeti essi interagiscono e gravitano intorno ad altri musicisti, con cui sperimentare affinità e differenze. Hanno così preso parte alle registrazioni Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, Filippo Monico, Antonio Borghini, Dimitri Sillato, Edoardo Marraffa, Zeno De Rossi.
Vincenzo Vasi e Valeria Sturba

KATRIèM ASSOCIAZIONE e ORECCHIO ACERBO
LE CASE DEGLI ALTRI BAMBINI / laboratorio e narrazione
SABATO 19 E DOMENICA 20 SETTEMBRE
dal libro di Luca Tortolini e Claudia Palmarucci in collaborazione con Orecchio Acerbo – Casa Editrice laboratorio condotto da: Fabiola Tinessa (Katrièm Associazione) con la partecipazione degli autori: Luca Tortolini e Claudia PalmarucciModerna o d’epoca, popolare o di lusso, di mattoni o di paglia, ogni casa ha un cuore segreto. Nascosti fra le sue mura i segni e, sopratutto, i sogni del bambino che la abita. Suonare, aprire la porta, entrare nelle case dei nostri amici. E scoprire, a volte, le altre facce della luna. Le case dell’infanzia rimangono per sempre dentro di noi, anche quando non esistono più. Il laboratorio esplorerà questo libro che nasce come un invito a scoprire le case, e i pensieri, di tutti i bambini.
Gli autori saranno presenti DOMENICA 20 SETTEMBRE per interagire con il laboratorio dedicato al loro libro (dalle 15.30 alle 18.00) e per uno spazio di book signing dedicato ai visitatori presso il temporary book shop di Orecchio Acerbo (dalle 18.00 alle 18.30).
Orecchio Acerbo e Katrièm Associazione
Orecchio Acerbo, Categoria farmaceutica: Libri per ragazzi che non recano danno agli adulti / libri per adulti che non recano danno ai ragazzi. Indicazioni terapeutiche: Stati di grave bulimia televisiva. Sindrome acuta di insufficienza immaginatoria. Distonia o rimbecillimento da abuso di videogiochi. Irritazioni cellulari da SMS. Coaudiuvante nel trattamento delle dipendenze da psicofamiliari (anfemammine, erononnine, coccaziine ecc.). Intolleranze alimentate razziali, politiche, religiose ecc.). Elettroencefalodramma da iperattività. Squilibri emotivi connessi a stress per mancanza di mancanze. Stati apatici da eccesso di conformismo. Danni nel campo visivo. Abbassamento della soglia di solidarietà. Orecchio Acerbo è una casa editrice, fondata e diretta da Fausta Orecchio (dir. editoriale) e Simone Tonucci (dir. commerciale) – che ne curano anche l’aspetto grafico – è nata nel dicembre 2001. Insieme a Fausta e Simone, lavorano: Paolo Cesari (redazione e ufficio stampa), Carla Ghisalberti (redazione e laboratori),
e Federico Ortolani (logistica).
Katrièm Associazione, nasce nel 2009 nella città di Cesena. Il lavoro parte dall’impegno di un gruppo di giovani curatori, artisti, educatori ed operatori culturali che tracciano un progetto orientato alla diffusione, conoscenza e fruizione pubblica dell’arte contemporanea, con un grosso focus sull’educazione. In particolare Katrièm si dedica ad una ricerca che ha come fulcro centrale la cultura infantile e l’incontro tra i bambini e l’arte contemporanea. Promuove laboratori, eventi espositivi e performativi, progetti didattici per le scuole, corsi di formazione e lavori site specific con artisti. Dal 2010 cura il progetto di “Borgo Indaco. scuola di + arti per bambini” e “BIM! Microfestival di cultura infantile”. Nel 2014 inaugura lo spazio stabile e indipendente del [NON]Museo – centro di arte e cultura contemporanea dall’infanzia, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e il Comune di Cesena. Le figure portavoce del gruppo sono Valentina Pagliarani, giovane curatrice ed educatrice che ne è direttrice artistica; Fabiola Tinessa, psicologa ed educatrice, che insieme a Leslie Silvani, educatrice, curano il coordinamento didattico; Letizia Pollini, organizzatrice culturale; Si aggiunge la partecipazione costante di un gruppo di artisti tra i quali Enrico Malatesta, Giorgia Valmorri, Simona Barducci e Barbara Balestri. [www.katriem.it].
NICOLA DALTRI “APRITI SESAMO” / installazione partecipata Una tenda in un cortile. Cosa ci fa? Entriamo. Un uomo seduto, che traffica con delle mappe. Dove siamo? “Apriti sesamo” nasce dalla suggestione offerta da queste domande. Vista come punto di partenza e di arrivo del percorso di “Di cortile in cortile”, la tenda fungerà da raccoglitore delle esperienze individuali di ciascun visitatore. L’obiettivo finale è quello di costruire una mappa, per associare finalmente la città ai suoi racconti.
Nicola D'altri
Nicola D’Altri è nato nel 1990 a Cesena. Ha vissuto a Ferrara, a Barcellona e a Venezia. Al momento si occupa di teatro e poesia e sta seguendo un progetto presso l’isola di Madeira, in Portogallo. È in uscita presso oedipus editore il suo primo libro di poesie
CINETECA DI BOLOGNA
“PARODIA E ARCHITETTURA NEL CINEMA DI BUSTON KEATON”
SABATO 19 SETTEMBRE
In occasione dell’avvio dell’opera di restauro delle sue pellicole da parte della Cineteca, una proiezione di sequenze tratte da alcuni film di Buster Keaton, in cui il regista si trova alle prese con costruzioni improbabili, bizzarri macchinari e case da assemblare.
QUATTRO PICCOLE STORIE IN CORTILE
voce: Leslie Silvani, Frei Rossi registrate in occasione della mostra di Eva Montanari a BIM! Microfestival di cultura infantile – III° edizione DOMENICA 20 SETTEMBRE
Entrare in un cortile e sedersi. Chiudere gli occhi ed ascoltare quattro storie senza immagini. Solo voce in uno spazio familiare che lascia libera l’immaginazione. Le storie appartengono a quattro albi illustrati e scritti da Eva Montanari e registrati da Leslie Silvani e Frei Rossi in occasione della mostra dedicata all’illustratrice presso BIM! Microfestival di cultura infantile.